Una mail, aperta solo dopo il we del primo maggio, mi ha avvisato della scomparsa di Amedeo, avvenuta per arresto cardiaco nella sua casa di Merone a Como. Era un fotoreporter e con la sua fedele Leica aveva scritto assieme ad altri la storia della fotografia attraverso i reportages su Epoca, l' Europeo, e poi Airone, Geo e Bunte. Lo conobbi ai tempi di Airone, quando aveva "inventato" la figura del fotogiornalista geografico. Disincantato, ironico, simpaticamente anarchico, era ultimamente da diversi anni impegnato nel difendere i diritti di noi tutti fotografi freelance , nel suo difficile ruolo di presidente del GSGIV (Gruppo di specializzazione dei Giornalisti dell'Informazione Visiva). Una "mission" che portava avanti caparbiamente da solo, sempre pronto a segnalare i continui abusi degli editori, i paradossi di una professione "fantasma" nel rispetto di una deontologia d'altri tempi. Ricorderò sempre il suo profondo vocione lombardo nelle telefonate che ogni tanto ci scambiavamo. Addio "Cavaliere delle sabbie" da oggi le nostre esistenze non saranno più uguali...ciao Amedeo!
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