martedì 9 marzo 2010

THE COVE

Premiato alla recente festa degli Oscar come il miglior documentario del 2010 ma già pluridecorato sin dalla sua uscita lo scorso anno, il film "The Cove" sta monopolizzando l' attenzione dei media di questi ultimi giorni. Nato da un idea di Ric O'Barry, ex-addestratore pentito di cetacei, dopo la morte di Kathy una femmina di delfino suicidatasi con un balzo fuori dalla piscina dove  Ric la stava istruendo, il documentario sotto la regia attenta e tenera di Louie Psihoyos, uno dei dieci miglior documentaristi naturalisti al mondo, mostra con immagini crude il commercio dei delfini operato in Giappone.


In 2 miliardi di dollari all'anno è calcolato il fatturato del traffico dei cetacei che coinvolge la Yakuza, la mafia giapponese. Oltre 23.000 delfini l'anno sono catturati illegalmente in Giappone nei pressi di una baia dell'isola di Taiji, paradossalmente circoscritta come Parco Naturale e controllata come area militare.


















Per poter filmare la strage Ric, che non è nuovo a imprese di questo tipo,  ha formato un team di specialisti, biologi, sub, cameramen, ex corpi speciali che è stato subito ribattezzato "Ocean's eleven" Gli Undici dell' Oceano che grazie a telecamere agli infrarossi, videocamere telecomandate e mimetizzate, piccoli elicotteri e persino un pallone idrostatico, sono riusciti a registrare le immagini sconvolgenti che potrete vedere nel documentario.
















La crudezza di alcune scene ha fatto indignare l'opinione pubblica mondiale e persino in Giappone è stata revocata la fornitura di carne di delfino presso le mense delle scuole pubbliche, mentre proteste ufficiali sono state mosse dal sindaco dell'isola di Taiji che rifiuta l'etichetta di massacratore di "Flipper". Speriamo di poterlo vedere presto anche  in Italia.


Nessun commento:

Posta un commento