A
distanza di un paio di mesi dall’anteprima e dopo averlo provato in mare su
diversi scenari possiamo finalmente tirare alcune conclusioni su uno degli
ultimi hard bait partoriti dallo staff progettazione Seaspin Lures.
Ma prima di addentrarci nella parte più squisitamente tecnica volevo
soffermarmi sul nome di questo artificiale apparentemente semplice ma che
nasconde un retroscena interessante. Infatti quel suo PRO-

se letto in “sardo” suonerebbe press’a poco come “Proccu” o
meglio “maiale” nell’italico idioma e sin qui niente di strano, quelli di
Seaspin sono soliti affibbiare nomignoli tratti dalla lingua sardo alle loro
realizzazioni, ma sapete com’è curioso il Pirata e quella specie di “punto”
all’interno della “Q” proprio non mi quadrava per niente. Così alla prima
occasione ho chiesto lumi…e attingendo sempre al sardo mi è stato spiegato che
il punto all’interno della “Q” andava inteso come una sorta di rebus tutto
isolano che si doveva leggere “proccu puntu” dalla gentile usanza di porre fine
all’esistenza dei porchetti da arrosto pungendo loro la giugulare…CONTINUA A LEGGERE QUI
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